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Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali - Disciplina Sportiva Associata al

REGOLAMENTO GENERALE DEL GIOCO DELLA MORRA

SCOPO DEL GIOCO
1. Scopo del gioco è cercare di “prevedere” quale punteggio sarà dato dalla somma delle due mani dei giocatori.

REGOLE DEL GIOCO
2. I punti possibili per ogni mano variano da 1 a 5.
3. La mano chiusa a pugno esprime il punto 1.
4. In caso di parità il punto non viene assegnato.
5. Il torneo si può svolgere singolarmente, a coppie od a terne.
6. Si effettuano due partite (o al meglio di 5 partite) ai 12 o 16 punti. Se entrambe le squadre arrivano in parità ad un punto dalla vittoria (11 o 15 punti), su richiesta esclusiva dell’ultima squadra pervenuta si può andare avanti di ulteriori punti da concordare tre le squadre. La eventuale bella è ai 21 punti secchi.
7. Normalmente i tornei si organizzano con una fase eliminatoria con gironi all'italiana e successiva fase ad eliminazione diretta, o diversamente a discrezione dell’organizzazione.
8. La possibilità di rientro delle coppie eliminate, dichiarata prima dell’inizio della gara, è lasciata alla decisione dell’organizzatore.
9. Il punto viene raggiunto se si indovina il punteggio ottenuto sommando i punti segnati con le mani.
10. La lingua ufficiale del gioco nei campionati italiani è l’italiano. Nelle altre gare possono essere ammessi i dialetti locali a discrezione dell’organizzazione precisando in anticipo i termini che saranno usati. Il punteggio 10 può essere chiamato con “dieci” oppure “morra” oppure “tutta”.
11. Il gioco deve svolgersi in modo continuativo, pertanto non sono consentite pause se non espressamente richieste ed autorizzate dall’arbitro. L’inadempienza può essere sanzionabile con un richiamo. La frequenza di chiamata raccomandata è di una chiamata al secondo.
12. LE MANI DEVONO ESSERE BEN VISIBILI AI GIOCATORI E AGLI ARBITRI
13. NON E' CONSENTITO ASSOLUTAMENTE CAMBIARE IL PUNTEGGIO UNA VOLTA CHE LE MANI SONO STATE STESE. A giudizio dell’arbitro la violazione di tale norma è sanzionabile (esempio attribuzione del punto all’avversario).
14. Se entrambi i giocatori indovinano il punto, questo non viene assegnato e si va avanti con la giocata successiva.
15. Se un giocatore viene richiamato per tre volte perde il punto.
16. Le decisioni arbitrali SONO ASSOLUTAMENTE INCONTESTABILI (pena l'esclusione dal gioco) salvo quanto previsto nel regolamento arbitrale.
17. Ai fini di una gioiosa e simpatica competizione, se condiviso dai giocatori e su specifica vigilanza arbitrale, è consentito un comportamento “folkloristico”: incitamenti, commenti o “sfottò”, attraverso l’uso di termini amichevoli (pollo, scarso, via , muto, impara, ecc.).
18. Durante una competizione non è consentito assumere bevande alcoliche.
19. Non è consentito ai singoli iscritti organizzare manifestazioni. Ogni torneo gara o manifestazione deve avere l’esplicita approvazione del Presidente della società locale iscritta alla Figest.


MORRA FRIULANA
20. si gioca in piedi di fronte ad un tavolo 2 contro 2, generalmente al meglio delle 3 o 5 partite di 21 punti;
21. i punti si segnano con un gessetto bianco tradizionalmente sul piano del tavolo stesso o in altro modo definito dall’organizzatore;
22. sul punteggio di 20 a 20, oppure 19 a 19 e comunque non prima del 18 a 18, ad esclusiva discrezione della squadra che ha preso l'ultimo punto si può "allungare" ai 7 punti per un numero indefinito di volte. La frequenza di chiamata raccomandata è di una chiamata al secondo.
23. tendenzialmente i tornei si organizzano con una fase eliminatoria con gironi all'italiana e successiva fase ad eliminazione diretta, senza possibilità di rientro delle coppie eliminate.

REGOLAMENTO ARBITRALE
24. Gli arbitri sono nominati dall’organizzatore che potrà anche avvalersi di persone proposte prima dell’inizio delle gare dalle squadre partecipanti.
25. Di norma gli arbitri non partecipano alla gara. In caso di necessità potranno essere scelti tra i concorrenti eliminati. Ogni decisione finale è comunque demandata all’organizzatore.
26. Gli organizzatori decideranno la modalità con cui conteggiare i punti. E’ altamente raccomandato un sistema di pegni come segue:
La conta dei punti conseguiti deve essere effettuata, in contraddittorio, dai giocatori stessi nel modo seguente: Prima di iniziare la competizione i rispettivi giocatori consegnano all’ ultimo componente la squadra avversaria un numero di pegni (sassolini, carte da gioco, medaglie ecc.) pari al punteggio che si intende conseguire diviso il numero dei componenti la squadra, gli stessi dovranno pretendere la restituzione di una unità ogni qualvolta questo perde il punto. Vince la squadra che riesce a recuperare tutti i pegni.
27. Gli arbitri sono sempre obbligatori nelle gare ufficiali FIGEST. Nelle finali potranno anche prevedersi 2 arbitri, di cui uno ufficiale, ed uno di supporto. In caso di diversità di opinione tra gli arbitri prevarrà il giudizio dell’arbitro ufficiale.
28. All’inizio di ogni gara, se non diversamente disposto dallo specifico regolamento, l’arbitro deve controllare che i concorrenti siano regolarmente tesserati e che facciano parte di un sodalizio affiliato.
29. E’ possibile l’affiliazione anche al momento della gara, che sarà perfezionata successivamente con l’invio della tessera.
30. All’inizio del gioco l’arbitro deve:
-a. fissare il sistema di gioco e il numero degli incontri da disputare per ogni gruppo, se non già stabilito dal regolamento di gara;
-b. effettuare pubblicamente il sorteggio dell’apertura quando previsto.
31. Nei campionati nazionali ed in tutte le gare rilevanti è opportuna l’esposizione dei tabelloni di gara sui quali, turno per turno, vanno annotati i risultati del gioco.
32. L’arbitro può intervenire nel gioco:
-a. se chiamato da uno dei giocatori;
-b. in caso di scorrettezza o mala fede;
-c. per comprovate ed inderogabili esigenze connesse al buon esito della manifestazione.
33. L’arbitro ha la facoltà di decidere per tutti i casi non previsti e di apportare modifiche ai singoli regolamenti di gara per il buon esito della manifestazione, ma sempre in conformità al Regolamento
34. Il referto di gara (tabellone, scheda di gara, eventuali rapporti o informazioni allegate, ecc.) rappresenta il documento che completa l’incarico arbitrale ed è di essenziale importanza in quanto:
-a. costituisce, ad ogni effetto, l’elemento probatorio privilegiato dei fatti avvenuti durante lo svolgimento della manifestazione.
-b. esso quindi deve contenere tutti gli elementi necessari affinché l’organizzazione possa, senza necessità di richiedere supplementari chiarimenti, procedere agli adempimenti di competenza.
35. In modo particolare, gli arbitri non trascurino di fornire tutte le notizie che sono richieste negli appositi moduli previsti dal regolamento ufficiale delle competizioni e richieste dalla presente normativa, evitando di incorrere in reticenze ed omissioni.
36. La composizione di una “Giuria di Gara” è obbligatoria per i campionati nazionali e consigliabile per le gare più importanti.
37. La Giuria di Gara sarà costituita dal Presidente dell’Associazione ospite (o suo delegato) e da:
-a. - un arbitro facente parte della Direzione di Gara
-b. - un membro (facoltativo) del Consiglio Federale, se presente.
-c. - un minimo di due giocatori appartenenti a gruppi diversi
38. I membri giocatori saranno scelti mediante sorteggio tra quelli che avranno dato la disponibilità.
39. La Giuria di Gara deve essere nominata preferibilmente prima che la gara abbia inizio, ma può anche essere formata quando se ne ravvisi la necessità.
40. La Giuria di Gara:
-a. viene convocata per l’esame dei reclami presentati dai concorrenti;
-b. può essere convocata anche su richiesta degli arbitri e dell’organizzatore;
-c. delibera su reclami presentati e su ogni altro argomento causa della convocazione prendendo tutte le decisioni del caso.
-d. tali decisioni devono figurare in apposito verbale da conservare agli atti;
-e. deve attenersi a quanto stabilito dal Regolamento di Giustizia e Disciplina.
41. Il giudizio della Giuria di Gara è inappellabile.
42. In caso di parità di voti, prevale il voto del Presidente dell’Associazione Ospite.
43. In linea di principio, incorre incompatibilità allorché il giudizio possa essere influenzato da rapporti di varia natura fra un membro della Giuria di Gara e le parti interessate direttamente o indirettamente dal reclamo: in tal caso il componente della Giuria in situazione di incompatibilità non parteciperà al giudizio. Il Presidente dell’Associazione Ospite non è mai incompatibile.

Dignus est quicumque in tenebris mices

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